Articoli
Lavoro nero, economia sommersa
- Dettagli
- Pubblicato Venerdì, 27 Settembre 2013 10:09
Per contrastare il lavoro sommerso la Commissione europea lancia una consultazione con i sindacati e le organizzazioni datoriali.
Il lavoro sommerso è un fenomeno complesso e variegato ed è il risultato dell’incontro concomitante di tutta una molteplicità di fattori:
- la tassazione sproporzionata del lavoro;
- le procedure amministrative eccessivamente contorte e onerose ;
- la scarsa fiducia nel
potere politico amministrativo;
- l’assenza o l’inefficienza degli organi deputati al controllo;
- la carenza di posti di lavoro regolari sul mercato;
- i livelli elevati di esclusione sociale e povertà.
Livelli elevati
di lavoro sommerso compromettono l’agenda politica dell’Unione Europea particolarmente attenta, in questo momento, a favorire la creazione e la crescita di posti di lavoro, la qualità dello lavoro stesso e il consolidamento fiscale. Il lavoro nero ha gravi implicazioni sul bilancio aziendale; praticarlo determina un gettito fiscale più basso e l’elusione dei contributi previdenziali. Ha impatti negativi sull’occupazione, la produttività e gli standard lavorativi, lo sviluppo delle competenze e l’apprendimento permanente.
La Commissione avanza la proposta di creare una piattaforma di cooperazione tra le autorità di tutti gli Stati membri: autorità preposte alla migrazione, ispettorati del lavoro, autorità fiscali e previdenziali.
Obiettivi di questa operazione sono il potenziamento dell’efficacia e funzionalità delle autorità nazionali
e quindi, di conseguenza, avere un incisività positiva e maggiore sulla creazione di posti di lavoro, favorire una migliore applicazione del diritto dell’Unione in merito alla dignità del lavoro e supportare la riscossione erariale, migliorando la conoscenza, la misurazione e quindi gli interventi volti a combattere il fenomeno del sommerso.
Nello specifico le attività di cooperazione potrebbero riguardare:
- la scelta e la condivisione delle migliori pratiche riguardanti la deterrenza e la prevenzione quali gli incentivi fiscali, le riforme amministrative, le campagne di sensibilizzazione rivolte a gruppi vulnerabili o settori specifici;
- l’individuazione di principi
comuni da applicare alle ispezioni conoscitive;
- il promuovere gli scambi di personale e attività di formazione condivise;
- le azioni di controllo congiunte.
E’ importante sottolineare che esistono legislazioni diverse nell’Unione Europea riguardanti il lavoro sommerso e quindi, il problema, non è la mancanza di normativa ma la conformità e il rispetto comunitario delle regole già esistenti.
Non sarebbe più opportuno azionare l’uso di organismi
già in essere piuttosto che creare nuove strutture e nuovi costi?